Patek Philippe Cubitus: La Rivoluzione Al Quadrato

A Watches and Wonders 2025, tra i padiglioni che raccontano storie di maestria e innovazione, una novità ha silenziato per un istante l’intero Salone: Patek Philippe ha presentato Cubitus in versione “ridotta”. Cubitus è la sua prima nuova collezione in oltre un quarto di secolo. Non un semplice nuovo modello, ma una nuova forma di espressione.
Dopo anni di attesa, di bozzetti custoditi gelosamente e di perfezionamenti invisibili, nell’Ottobre del 2024, la Maison ginevrina ha riscritto le regole del gioco. E lo ha fatto con un orologio… quadrato.
La collezione Cubitus prende il nome dal latino, evocando il concetto di piega, di angolo: proprio come la cassa che la definisce. Un design audace che fonde linee squadrate, curve dolci e geometrie ottagonali in un equilibrio visivo che è al contempo sofisticato e originale. Niente è lasciato al caso: i 45 mm di diagonale (da ore 10 a ore 4) raccontano una storia di proporzioni studiate al millimetro, rifinite con oltre 55 operazioni manuali per ogni esemplare.

La silhouette ricorda le casse Art Déco degli anni ’30, ma aggiornata con una sensibilità contemporanea: superfici satinate verticali, angoli ammorbiditi, e giochi di luce che scorrono come seta sul polso. Percorrendo a ritroso la storia della Maison, possiamo ricordare la referenza 3854 degli anni ’70. Si tratta senza alcun dubbio di una fonte di ispirazione molto influente per la nascita del nuovo Cubitus.

Dietro l’eleganza estetica si cela l’eccellenza tecnica. I modelli Cubitus sono animati dal calibro 26-330 S C, un movimento automatico moderno, già testato e celebrato nei Nautilus e Aquanaut. Preciso, affidabile, sottile: l’ideale per una cassa dalle linee così pure.

Ma è con la referenza 5822P-001, in platino, che Patek Philippe alza ulteriormente il sipario sull’innovazione. Qui troviamo una grande data istantanea, un indicatore del giorno e la fase lunare, racchiusi in un movimento ultra-piatto che ha richiesto sei brevetti per nascere. Il freno tangenziale e il correttore flessibile del giorno sono solo due delle innovazioni che fanno di questo orologio un piccolo capolavoro meccanico.
La collezione si articola in tre principali referenze per la versione di 45mm:

- la Ref. 5821/1A-001 in acciaio, con quadrante verde oliva soleil, per chi cerca sobrietà con un tocco di audacia.

- la Ref. 5821/1AR-001 in acciaio e oro rosa, quadrante blu soleil: un gioco di contrasti per palati raffinati.

- la Ref. 5822P-001, platino, diamante incastonato nella cassa, quadrante blu intenso e complicazioni: l’ammiraglia, il manifesto di stile e ingegneria.

Per chi ama dimensioni più contenute, non mancano le versioni da 40 mm come la Ref. 7128/1G-001 (oro bianco, quadrante blu-grigio) e la 7128/1R-001 (oro rosa, quadrante marrone soleil), presentate nell’ultima edizione dell’evento internazionale di orologeria Watches and Wonders 2025.

Le reazioni? Devo dire Entusiaste. E non solo tra i collezionisti. Celebrità del calibro di Zlatan Ibrahimović e Mark Wahlberg, da veri appassionati di alta orologeria quali sono, sono già stati avvistati con Cubitus al polso.

Lo so, alcuni puristi storcono il naso per le dimensioni generose, ma è innegabile che Cubitus abbia già lasciato il segno: è l’orologio che non ti aspetti da Patek, ma che riconosci immediatamente come tale.
Bisogna assolutamente affermare che la nuova linea spigolosa della Maison non andrà a sostituire in alcun modo la cara e vecchia collezione Nautilus, come moltiipotizzano.
Insomma, il Cubitus non è un semplice orologio, è un manifesto. È la dimostrazione che innovare, per una Maison con quasi due secoli di storia, non significa cedere alle mode, ma tradurre l’eccellenza in nuove forme, senza mai snaturarsi.
Bisogna osare e Patek Philippe lo ha fatto. Ma questa volta, lo ha fatto… da un angolo inaspettato.
