Gué racconta di come la sua passione per gli orologi sia nata negli anni ’90, influenzata dai film come Scarface e Goodfellas, e dal contesto della cultura hip hop, che associava gli orologi come simboli di status. All’inizio, come molti, si è avvicinato agli orologi con pezzi più accessibili, come il Breitling, e successivamente ha cominciato a collezionare orologi di lusso, tra cui Rolex e Patek Philippe.

Gué parla del suo approccio da appassionato, senza mai voler fare business con gli orologi, e sottolinea che, sebbene abbia avuto diverse occasioni per fare profitti, non ha mai speculato su di essi. La sua passione per gli orologi è andata crescendo con gli anni, e si è evoluta in una collezione che include pezzi unici e personalizzati. Menziona anche di essere stato uno dei primi rapper in Italia a possedere un Richard Mille, un segno del suo status nel mondo del lusso.

Durante l’intervista, Gué esplora anche l’evoluzione della scena rap in Italia, il cambiamento delle mode e delle tendenze nel tempo, e la sua visione sul “bling bling” e sulla cultura del lusso tra i rapper. Infine, riflette sul periodo post-Covid, quando ha notato un cambiamento nelle dinamiche sociali e culturali, anche riguardo agli atteggiamenti verso il lusso e la visibilità sui social.